Nel mondo dell’eleganza maschile, la cravatta rappresenta un accessorio fondamentale, capace di conferire personalità e ricercatezza ad ogni outfit. Tuttavia, non basta sceglierne una bella e di qualità: per valorizzarla al meglio, è necessario saperla annodare con maestria.
Per Quaranta Locatelli, annodare la cravatta con cura non è un vezzo estetico, bensì un gesto che riflette la propria cura per i dettagli e il rispetto per le occasioni. Un nodo ben fatto non solo dona un’immagine impeccabile, ma esalta anche le caratteristiche della cravatta e della camicia, creando un’armonia estetica in grado di conquistare gli sguardi.
La scelta del tipo di nodo non è tuttavia sempre autonoma in quanto condizionata dal tipo di abbigliamento, dalle dimensioni (lunghezza e larghezza) della cravatta, dal collo della camicia, nei modi di cui si dirà appresso.
I nodi con cui legare la cravatta al collo sono molteplici e non è scopo di questo articolo elencarli; non possiamo tuttavia esimerci dall’affrontare il dilemma che da sempre divide i gentleman: nodo Windsor o Four in Hand?
Eleganza classica vs modernità versatile: due scuole di pensiero che si scontrano su un campo di seta, entrambe con i loro validi argomenti. Da un lato, il nodo Windsor, un’istituzione intramontabile che simboleggia potere e raffinatezza. Dall’altro, il nodo Four in Hand, più snello e versatile, perfetto per un look contemporaneo senza rinunciare all’eleganza.
Il nodo Windsor: eleganza e tradizione.
E’ uno dei nodi per cravatta più iconici e apprezzati per la sua eleganza e simmetria. Le sue origini, tuttavia, non sono completamente chiare. Alcune fonti lo attribuiscono al Duca di Windsor, Edoardo VIII, negli anni ’30, mentre altri ne ipotizzano una nascita antecedente, risalente ai primi del Novecento.
E’ detto anche nodo Scappino sulla base di fonti che attribuirebbero invece la paternità del nodo a Domenico Scappino, sarto italiano della famiglia reale Savoia. Si dice che Scappino abbia ideato questo nodo negli anni ’30 del Novecento, perfezionandolo e rendendolo più elaborato rispetto alle versioni precedenti. Secondo questa teoria, il Duca di Windsor, cliente di Scappino, ne avrebbe apprezzato l’eleganza e la praticità, iniziando a indossarlo frequentemente. La popolarità del nodo tra l’élite inglese avrebbe portato all’associazione del suo nome con il Duca, pur non essendo lui il vero inventore.
Indipendentemente dalle sue origini, il nodo Windsor si è affermato come un nodo formale per eccellenza, adatto a cerimonie, eventi di gala e occasioni professionali che richiedono un look impeccabile. La sua ampiezza e il suo volume lo rendono perfetto per essere indossato con abiti classici e con camicie dal collo ampio, alla francese, con angolazione superiore a 90 gradi, in quanto riesce a coprire lo spazio in modo equilibrato.
Non mancano gli svantaggi: è un nodo simmetrico e voluminoso, necessita pertanto di una cravatta sufficientemente lunga; richiede una certa manualità e pratica per una realizzazione impeccabile; non è adatto a cravatte sottili o a colli stretti; potrebbe infine risultare un po’ antiquato o pretenzioso a seconda del contesto.
Il nodo mezzo Windsor è una piccola variante che mantiene la simmetria del primo ma con qualche passaggio in meno che attenua la complessità e la consistenza del Windsor tradizionale.
Il nodo Four in Hand: semplicità e versatilità.
Per un look elegante-informale, il nodo Four-in-Hand, conosciuto anche come nodo semplice, rappresenta la scelta perfetta, ideale.
E’ un nodo per cravatta apprezzato per la sua semplicità e versatilità. È il nodo più diffuso al mondo, adatto a diverse occasioni e stili. Le sue origini risalirebbero al XIX secolo, con il nome “Four-in-Hand” che si riferisce al modo in cui i cocchieri legavano le redini dei loro cavalli.
Poco voluminoso, è perfetto per essere indossato sia in contesti formali che informali. E’ un nodo sobrio che si adatta ai bisogni dell’uomo business, si accorda in linea di massima con colletti di camicia di ogni tipo, pur apparendo più adatto al collo all’italiana che al collo alla francese in virtù della minore grandezza del nodo che stonerebbe con un collo ampio con grande angolo che potrebbe non coprire a sufficienza le estremità del nodo.
Si suggerisce pertanto una camicia con un’angolazione di collo di circa 75-80 gradi.
Ulteriori vantaggi del nodo semplice: è adatto all’uomo alto; è facile da fare.
Una variante del nodo semplice è il nodo doppio semplice che presenta un giro in più rispetto al primo e risponde all’esigenza di maggior tenuta del nodo.
La tendenza degli ultimi anni dettata dal gusto e dalla moda ha determinato un graduale ridimensionamento della larghezza della cravatta di qualche centimetro.
Tale tendenza, che ha conferito maggiore modernità alla cravatta, si ritiene che abbia contribuito a far crescere la preferenza per il nodo semplice, maggiormente consono ad una cravatta larghezza cm 8/9.
In definitiva come scegliere il nodo giusto per la tua cravatta A. Quaranta Locatelli? La risposta, come sempre, risiede nel tuo stile e nelle tue esigenze.
Sei un amante del classico? Il nodo Windsor, magari nella sua versione mezzo Windsor, è la scelta perfetta per te. Un nodo voluminoso e imponente che donerà un tocco di grandeur al tuo look. Perfetto per le occasioni speciali, quando vuoi sentirti al centro dell’attenzione.
Cerchi un look più moderno e versatile? Il nodo Four in Hand è il tuo alleato ideale. La sua semplicità e il suo minimalismo lo rendono perfetto per qualsiasi occasione, dall’ufficio al tempo libero. Un nodo che non passerà mai di moda e che ti farà sempre fare bella figura.
Ma A. Quaranta Locatelli non vuole limitarti a due sole scelte. Perché ogni uomo ha il suo stile, la sua personalità. E noi, con la nostra vastissima collezione di cravatte in seta di altissima qualità, ti offriamo la possibilità di sperimentare, abbinare e creare il look perfetto per te.
Scegli il nodo che più rispecchia la tua personalità, abbinalo alla cravatta che meglio si adatta alla tua occasione e preparati a conquistare il mondo con il tuo stile inconfondibile.
La vera eleganza non è una questione di regole, ma significa esprimere se stessi con raffinatezza e sicurezza.